«Non ho mai pensato che ci debbano essere regole per il vestiario adatte a un contesto piuttosto che un altro. Una persona può e deve essere libera di vestirsi come preferisce, a prescindere dal lavoro che fa e dall’estrazione sociale alla quale appartiene. Per questo ho sempre cercato di realizzare capi comodi e versatili che non generino fastidio fisico o mentale a chi li indossa. In particolare l’ispirazione per questa collezione è nata a seguito di una mia recente esperienza a Londra, in cui rimasi particolarmente affascinato dall’ambiente e dalla cultura presente. Rimasto così impressionato dal fenomeno del grime, ho cominciato ad informarmi sulle origini e sulla storia di questo movimento. Per la sua comprensione di fondamentale importanza è stata la lettura di ‘Londra zero zero’ di Lorenzo Fe, in cui vengono spiegati e approfonditi tutti quei movimenti musicali che nascevano dagli “squat” londinesi».